Curiosità sul protagonista del romanzo, Cosimo.

Qualcuno dei lettori forse si chiederà: " Ma Cosimo è un uomo veramente esistito?"...
In un certo senso sì, soprattutto per quanto riguarda la sua vita in giovane età in America. Nella realtà, infatti, era un mio prozio di nome Placido, unico figlio maschio in una famiglia di sole femmine, che intorno al 1882, come il protagonista della storia, a 22 anni era emigrato a Galveston, in Texas.Queste notizie mi sono arrivate da un diario scritto da mio padre, suo nipote. A Galveston, nella comunità siciliana ivi esistente, Placido conobbe Fortunata con la quale convolò a nozze e da cui ebbe una figlia di nome Lucia. Ben presto il mio giovane prozio, desideroso di avventura si imbarca in navi baleniere che cacciavano i cetacei in Alaska, lasciando moglie e figlia a Galveston. Dopo un certo periodo, la moglie, essendo morti i suoi genitori, rimasta sola e presa da forte nostalgia dell'Italia volle ritornare a Catania, sua città di origine, dove vivevano ancora i parenti dei genitori. Purtroppo giunta a Catania dopo poco tempo si ammalò gravemente e nonostante le cure in ospedale nel 1890 morì. La figlia Lucia continuò a vivere presso i parenti finchè, ormai maggiorenne, volle raggiungere il padre in America, che nel frattempo aveva fatto fortuna ed era diventato proprietario di una baleniera. Ben presto però, per forti dissapori e incomprensioni con il padre con cui aveva perduto il normale rapporto filiale per i tanti anni trascorsi lontani l'una dall'altro, Lucia lascia Galveston (forse al seguito di un fidanzato)  e va a vivere in un luogo non ben precisato del Nord America, dove si perdono le sue tracce, non avendo più dato notizie di sé al genitore (anni 1910-12). Placido dopo vani tentativi di rintracciare la figlia, e ormai abbastanza ricco, dopo aver venduto la baleniera e la casa di proprietà a Galveston, rimpatriò a Catania nel 1921 dove si risposò all'età di 58 anni, investendo in case e terreni la fortuna che aveva accumulato in America.

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