Palazzo Sessa.



Palazzo Sessa a Napoli si trova nel quartiere  San Ferdinando, al numero trentuno di via S. Maria a Cappella Vecchia. Esso venne costruito dal 1744 al 1752 sul sito di un'antica Abbazia. Per accedervi bisogna attraversare un portale marmoreo del 1506 che immette in quello che doveva essere il vecchio cortile dell'Abbazia. L'ala lato mare, dopo il 1800, venne tagliata per la costruzione di via Morelli dove successivamente per lavori di colmata e di ampliamento sorsero molte costruzioni a più piani che ostruirono in parte la vista del palazzo stesso. Un tempo dal balcone di una stanza d'angolo di quella che era stata l'Ambasciata inglese a Napoli si godeva di una vista unica: ai piedi il mare, di fronte l'isola di Capri, a destra Posillipo con a fianco la passeggiata della Villa Reale, a sinistra si scorgeva un vecchio edificio dei Gesuiti e, più in là, la costiera sorrentina fino a Capo Minerva, così come scriveva Goethe nei suoi appunti per esservi stato ospitato dall'ambasciatore inglese Sir William Hamilton e la sua seconda moglie lady Emma Lyon Hamilton quando questo palazzo negli ultimi decenni del diciottesimo secolo era ancora la sede dell'ambasciata inglese a Napoli e centro di un'intensa vita mondana. Anche lord Nelson vi fu ospitato nel 1798 dopo essere stato ferito durante la battaglia del Nilo. In quel frangente fu la stessa Lady Hamilton a prendersi cura di lui amorevolmente nello spirito e soprattutto... nel corpo  innescando con il giovane contrammiraglio una tresca amorosa che sarebbe durata fino alla morte dello stesso Nelson a Trafalgar. Successivamente in epoche diverse Palazzo Sessa fu la sede della legazione prussiana e dal 1864 a tutt'oggi è la sede della sinagoga e della comunità ebraica.  Nel mio romanzo, in questo palazzo Emma, figlia del protagonista Cosimo Mancuso, vive un' esperienza oltre il tempo e lo spazio. Fortemente richiamata da quel luogo, visitandolo viene catapultata nel passato, all'epoca in cui ancora vivevano lì lord Hamilton e la moglie. Ed è proprio lì, aggirandosi tra le sale deserte del palazzo, che scopre con sua grande sorpresa di essere identica alla padrona di casa lady Emma ritratta in un grande quadro.

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